Sulla nuova (ma in realtà inesistente) imposta sui vincoli di destinazione “creata” dalla Suprema Corte: osservazioni critiche

RASSEGNA TRIBUTARIA, 2016
Abstract

Nell’articolo si scandaglia la tesi, avanzata recentemente dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui con l’art. 2, commi da 47 a 50, del D. L. 3 ottobre 2006, n. 262, sarebbero stati introdotti due tributi diversi e autonomi (la “tradizionale” imposta sulle successioni e donazioni, da un lato, e una “nuova” imposta sui vincoli di destinazione, dall’altro), dimostrandone l’insostenibilità sotto il triplice profilo letterale, sistematico e costituzionale. E si ricostruisce, altresì, l’oggetto della rinnovata e unitaria imposta sulle successioni e donazioni e sui vincoli di destinazione, valutandone gli effetti, anche sotto il profilo del “momento” di perfezionamento del presupposto impositivo con riguardo alle diverse tipologie di trust e degli altri vincoli di destinazione.