La recente riforma del credito per le imposte estere:prime considerazioni sistematiche

RASSEGNA TRIBUTARIA, 2017
Abstract

1. Gli interventi riguardanti il credito per le imposte estere nel c.d. decreto internazionalizzazione: un quadro d’insieme. – 2. La (inane) interpretazione autentica dell’art. 165, comma 1, circa la detraibilità dei tributi esteri “coperti” da Convenzione e di ogni altro tributo sui redditi, e la persistente rilevanza del concetto di “assimilabilità”. – 3. Sulla possibilità di giustificare sistematicamente l’estensione a tutti i contribuenti della detraibilità “per competenza” dell’imposta estera in caso di definitività del pagamento entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo. – 4. L’irragionevole ampliamento ai soggetti non imprenditori del meccanismo di riporto delle eccedenze d’imposta estera, in nome di una disparità di trattamento soltanto apparente nel contesto sistematico della disciplina. – 5. Cenni alla meritevole estensione del credito per le imposte estere a dividendi e plusvalenze derivanti da partecipazioni in società in regime “CFC”, nell’ipotesi di disapplicazione di tale regime in forza della prima “esimente”, e alle residue distorsioni esistenti.