Il diritto successorio tra questioni ancora aperte e nuove esigenze economico-sociali

RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, 2021
Abstract

Il diritto successorio, all’interno del codice civile, non brilla certo per chiarezza e coerenza. Basti ricordare le incertezze sulla sorte dei beni non menzionati dal testatore nel caso di institutio ex re certa, o i dubbi circa la questione se il lascito dell’usufrutto sull’intero patrimonio ereditario o su una parte di esso integri una disposizione a titolo universale o a titolo particolare. Per altro verso, la disciplina delle successioni risulta, sotto diversi aspetti, poco in linea con le necessità della realtà attuale. È il caso del problema della trasmissione generazionale della ricchezza familiare, soprattutto nel caso in cui tale ricchezza sia prevalentemente costituita da un’impresa. Sotto un profilo connesso, appare imporsi l’esigenza di intervenire con alcuni correttivi in materia di successione necessaria, pur nella consapevolezza dell’inopportunità di proporre riforme troppo radicali. Gli interrogativi, in questi ambiti, sono tanti, ma sembra potersi individuare una ragionevole certezza, e cioè che l’attuale assetto del diritto successorio in Italia non è, seppure solo per alcuni aspetti, al passo coi tempi. È, quindi, necessario (se non forse ormai urgente) un ripensamento, serio, non motivato o sospinto da emozioni rivoluzionarie, di alcuni istituti, sì da riallineare la disciplina in materia alla ormai evoluta realtà socio-economica.