Lo scritto fornisce una descrizione dell'attività di assistenza extramuraria ai detenuti ed, in particolare, alle loro famiglie, come strumento essenziale di risocializzazione del detenuto stesso, funzionale al suo futuro reinserimento sociale, ma anche come strumento di supporto alle madri, padri, mogli, sorelle ecc. che si trovano soli affettivamente e spesso anche economicamente. Il contributo fornisce un quadro di tale attività svolta nei cento anni della Associazione Sesta Opera San Fedele e ha potuto giovarsi della lettura di ampio materiale d'archivio, molto prezioso anche per una riflessione che va ben oltre l'attività di tale associazione.