Confisca e principio di proporzione

DIRITTO PENALE E PROCESSO, 2021
Abstract

Tra le molte questioni che si sono poste in tema di confisca, il problema della proporzionalità ha occupato sino ad ora un’attenzione tutto sommato marginale. Prendendo spunto da due recenti pronunce - la sentenza G.I.E.M. della Corte europea dei diritti dell’uomo e la sentenza n. 112 del 2019 della Corte costituzionale - il presente contributo prova a indagare il rapporto tra principio di proporzione e confisca. Perché il sacrificio patrimoniale si mantenga entro limiti ragionevoli, l’oggetto del provvedimento ablatorio dovrebbe essere circoscritto alle cose intrinsecamente illecite e all’effettivo arricchimento patrimoniale conseguito dall’autore dell’illecito. Una confisca concepita come pena patrimoniale, invece, sembra per sua natura incompatibile con il canone della proporzione che deve governare ogni intervento punitivo della Stato.

There is a global trend represented by the widespread application of confiscation, but little attention has been paid to the issue of the proportionality of confiscation regimes. This article deals with the constitutional question that commanded the attention of the European Court of Human Rights and the Italian Constitutional court in two recent cases: Does confiscation violate the proportionality rule? The article concludes that, for the confiscation to be proportional, laws should allow courts to confiscate just contraband (i.e., goods whose possession is forbidden) and profits (i.e., the enrichment actually gained by the wrongdoer). In fact, confiscation can result in a grossly disproportionate punitive treatment if it serves as a punishment, such as in the case of the forfeiture of instrumentalities and facilitating property.