Brexit e il Sistema di risoluzione delle controversie nell’accordo di recesso dall’Unione europea: quale ruolo per la Corte di giustizia?
DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE, 2018Nel corso del negoziato Brexit uno dei temi di discussione ha riguardato ciò che la Commissione europea ha definito «governance dell’accordo». Si tratta dei meccanismi di natura procedurale preposti a garantire la corretta attuazione degli impegni convenzionali presi dalle parti. I tre «pilastri» della governance dovrebbero garantire una costante supervisione assicurata da un Organo congiunto di natura politico/diplomatica (Joint Committee), un sistema di soluzione delle controversie e un sistema di enforcement. Nella proposta della Commissione l’organo giurisdizionale a cui viene attribuito il potere di risolvere eventuali controversie tra il Regno Unito e l’Unione è la Corte di Giustizia dell’Unione europea. Ciò ha suscitato forti reazioni nel Regno Unito dove il Governo ha annunciato che l’uscita dall’Unione deve coincidere con la fine del controllo giurisdizionale dei giudici europei sul Regno Unito. L'articolo analizza i vincoli che derivano dall’ordinamento dell’Unione quanto alla partecipazione della Corte di Giustizia ad un sistema di soluzione delle controversie con Stati terzi e quanto, dunque, il desiderio del Regno Unito di liberarsi del controllo giurisdizionale della Corte sia un obiettivo realistico compatibilmente con i Trattati, al cui rispetto l’Unione non può rinunciare.